Tavola con illustrazioni da: Robert Rowe Knott, The New Aid to Memory, London 1838 |
Periodi della storia dell'Accademia
Fondata nel 1559 da
Pomponio Cotta.
Viene ufficialmente
sciolta nel 1704 alla morte di Carlo Luigi Cotta.
Inizia il suo
periodo segreto che continua tuttora.
Periodizzazione:
Primo periodo: 1559 1654 Per i primi cent'anni l'Accademia sviluppa le
teorie di Giulio Camillo in merito alla memoria. Smonta il teatro, lo
ricostruisce nella cripta e lo custodisce.
1571: Sebastiano Cotta decide la costruzione della
prima cripta (detta successivamente 'del sarcofago'). Pare che decida così
perché si rende conto che il teatro non è
semplicemente un ausilio di memoria. Elabora la conoscenza del primo nucleo
delle dottrine esoteriche sui poteri della mente. Fondamentalmente Sebastiano
vuole nascondere il teatro nella cripta. Evidentemente sente
un'atmosfera ostile intorno e preferisce nascondere il tutto.
1586: Luigi Alberto Cotta costruisce La seconda e la
terza diramazione del sotterraneo sotto villa Cotta, quelle che poi diverranno
la Biblioteca di Giulio Camillo e la Sala degli abiti. Per qualche motivo uno
di questi due rami doveva forse diventare il sotterraneo del teatro ma nessuno
dei due fu completato, forse a causa di qualche difficoltà legata al terreno.
1612: Pomponio Amedeo Cotta intraprende la
costruzione della Sala sotterranea del teatro.
Le operazioni di scavo, grandiose, dureranno circa trent'anni.
1641: Pomponio Amedeo Cotta sigilla la cripta di
Villa Cotta mettendo a guardia del tutto una vecchia armatura con dentro uno
scheletro. Si ignora il motivo per cui
il teatro venisse sigillato, così come si ignora il ruolo del teatro in
questi anni di vita dell'Accademia. Si intuisce che qualcosa dev'essere
accaduto e che probabilmente la custodia del teatro rappresentava qualche
pericolo. Qualcuno sostiene sia intervenuta la Santa Inquisizione in merito al
sospetto di occulte arti magiche. Altri invece affermano che proprio durante la
reggenza di Pomponio Amedeo Cotta si sia pervenuti a una diversa
interpretazione delle potenzialità del teatro e che avendo scoperto 'i poteri
mentali legati allo sviluppo della memoria secondo le caratteristiche indicate
da Camillo, il Maestro abbia deciso di
occultarle, avendone intuito la potenziale pericolosità.
[Nota: si ignora se il teatro sia stato mai dissigillato dopo il sigillo di Pomponio Amedeo Cotta. L'ultima ispezione fatta, ordinata dal Gran Maestro Cottini nella cripta dopo la recente scoperta, fa pensare che il teatro da allora non sia mai più stato aperto né risvegliato in alcuna maniera].
[Nota: si ignora se il teatro sia stato mai dissigillato dopo il sigillo di Pomponio Amedeo Cotta. L'ultima ispezione fatta, ordinata dal Gran Maestro Cottini nella cripta dopo la recente scoperta, fa pensare che il teatro da allora non sia mai più stato aperto né risvegliato in alcuna maniera].
1653: Muore Pomponio
Amedeo Cotta. Dopo dodici anni pare essersi persa completamente la memoria del
teatro. In questi dodici anni infatti
avviene un ricambio pressoché completo del corpus degli Accademici, essendo tutti
quanti morti nel breve termine di tre o quattro anni, quelli che avevano saputo
del teatro. Le morti risultano essere naturali, tuttavia appare assai strano
che tutti i conoscitori del segreto, eccetto il Gran Maestro, siano passati a
miglior vita in un così breve volgere di tempo. Con lui termina sicuramente la
prima fase degli studi e della vita dell'Accademia.
Secondo periodo: 1655 1683: questo periodo per l'Accademia è segnato dalla
reggenza di Sebastiano Luigi Cotta, forse il più brillante accademico
mnemocrate che l'Accademia abbia mai avuto.
1680: Sebastiano
Luigi Cotta muore. Viene sostituito dal figlio, Pomponio Alberto Cotta.
1683: Muore in
circostanze tragiche Pomponio Alberto Cotta
Terzo periodo: 1683 1704: Anni caratterizzati dalla lunghissima reggenza
dell'ultimo rampollo della famiglia Cotta: Carlo Luigi Cotta. L'Accademia conosce un primo periodo di grave declino, anche per il
disinteresse mostrato da Carlo Luigi nei suoi confronti. Carlo Luigi
fu molto chiacchierato perché, essendo senza eredi, lasciò l'intero patrimonio della
famiglia Cotta a un servitore. Costui dilapidò in breve tempo il
denaro, vendette parte del mobilio della Villa e poi la Villa stessa. Da allora
Villa Cotta non ha mai conosciuto uno stesso proprietario per più di 20 anni.
L'unica eccezione è data dall'attuale proprietario, il Comm. Giorgio Elio
Cottini che la detiene da ben 35 anni.
Quarto periodo: 1704 1753: l'Accademia viene ufficialmente sciolta, ma gli
mnemocrati continuano in segreto la loro attività Pare che essi non siano
estranei all'acquisto discreto della villa effettuato con prestanomi.
Evidentemente qualcuno sapeva che Villa Cotta era sede di un importante
segreto, anche se probabilmente ignorava di che natura fosse tale segreto. Primo
periodo di clandestinità.
Quinto periodo: 1754 1802: Clandestinità
Sesto periodo: 1803 1861 Pare esservi qualche connessione tra l'attività
degli Mnemocrati e le attività clandestine dei gruppi carbonari. Si ignora se
tra gli Accademici vi fossero dei Carbonari, così come si ignora se gli
accademici abbiano usato i poteri della mente per convincere qualche personaggio
importante ad abbracciare la causa del Risorgimento italiano.
Settimo periodo: 1862 1937: secondo periodo di clandestinità
Ottavo periodo: 1937 1972: Anni in cui la riscoperta dell'arte della memoria
ha portato a una febbrile serie di contatti tra l'Accademia e altre
organizzazioni similari, nonché un proficuo rapporto con alcune Università. Si
registra anche in questi anni l'apertura dell'Accademia Mnemocratica ad altre
realtà similari che operano sul tema dell'uso di elementi per il controllo
delle persone e della realtà. È significativo e certo un contatto del celebre
musicologo Domenico Laghenati con un Gran Maestro. Il primo si occupava
dell'Ordine dei Sommi Acustici e del potere che essi attribuivano alla musica
di influenzare il comportamento delle persone. I secondi invece del potere del
pensiero esercitato dalle e sulle persone. Sembra che i contatti abbiano
influenzato grandissimamente le ricerche di Laghenati.
Nono periodo: 1972 - ?: Periodo Cottini
1972: Anno di
acquisto di Villa Cotta da parte Giorgio Elio Cottini, un bieco faccendiere
politico che ha acquisito Villa Cotta per farne un centro di incontri per congressi di medici e diplomazia
politica del canale alternativo. Ne è venuto a conoscenza attraverso un corso di
memoria a cui ha partecipato come allievo. In seguito si è interessato all'Accademia, è divenuto Accademico dapprima per simulazione [interessandogli in realtà la
villa] e poi, dopo l'acquisizione per desiderio di acquisire il potere
derivatogli dal teatro. Per questo tenta in tutti i modi di capire dove si
nasconde l'ingresso al teatro.
Come si può notare rispetto all'idea originale, Cottini è diventato da ultimo discendente della famiglia Cotta, un semplice appassionato, o meglio un prsonaggio piuttosto bieco interessato agli aspetti più venali legati ai poteri della mnemotecnica. Mi pare divertente però che il suo nome, Cottini, sia in qualche modo un diminutivo di quello ben più nobile dei Cotta, quasi a indicare che lui è una specie di piccoletto che cerca di salire sulle spalle dei giganti...
Per chi fosse interessato a una storia della mnemotecnica con aspetti un poco esoterici segnalo questo articolo.
Nel prossimo post parleremo della creazione dei personaggi e di come il progetto di base sia cambiato moltissimo durante la stesura del romanzo. A presto.
Come si può notare rispetto all'idea originale, Cottini è diventato da ultimo discendente della famiglia Cotta, un semplice appassionato, o meglio un prsonaggio piuttosto bieco interessato agli aspetti più venali legati ai poteri della mnemotecnica. Mi pare divertente però che il suo nome, Cottini, sia in qualche modo un diminutivo di quello ben più nobile dei Cotta, quasi a indicare che lui è una specie di piccoletto che cerca di salire sulle spalle dei giganti...
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