Quello che si vede qui sotto è l'organigramma dell'Accademia.
Personaggi e cariche:
All'avviamento
dei fatti le cariche sono così occupate:
- Gran Maestro degli Mnemocrati: Giorgio Elio Cottini
- Siniscalco: Notaio Cav. Grand'Uff. Riccardo Mallevati
- Cerimoniere: Sigismondo Vallerani Tanì (nobilastro di mezza tacca)
- Primo Ricercatore: Aurelia Simonetti
- Maestro dei Maestri: Jacopo Bonetti Faccini
Dove:
In un paese vicino a
Milano, a Tavriago, nella Villa Cotta. Lì ha vissuto Pomponio Cotta
(nobilotto realmente esistito, Milanese dei tempi di Giulio Camillo
Delminio, il costruttore del Teatro della Memoria (che ha anche un altro nome
più 'segreto' ossia Teatro della Conoscenza - questo è inventato).
Quando:
L'Accademia è stata
istituita nel 1543 da Pomponio Cotta che ha avuto l'onore di ospitare il teatro
della Conoscenza di Giulio Camillo che fu costruito in Francia e poi smontato e
portato segretamente a Tavriago dove
venne ricostruito. (Nella realtà i due teatri costruiti da Camillo, uno a
Venezia e uno in Francia sono spariti. Ma nella realtà un amico di Erasmo dice
di averlo visto montato in una villa nei dontorni di Milano, appartenuta a tal
Pomponio Cotta con il Giulio stesso che gli spiegava le cose. Non si sa se
abbia mentito o no perché la descrizione è troppo sospettamente simile a quella
contenuta in libretto pubblicato da Camillo stesso sul suo teatro) Lì
venne impartito l'insegnamento segreto a Del Vasto, governatore di Milano che
lo 'condivise' con Pomponio Cotta. Prima naturalmente di sparire del tutto.
Smontato? Trasferito? Distrutto? Portato in un sotterraneo sigillato?
È un'Accademia
semi-segreta, modellata sui gruppuscoli rinascimentali occulto-sapientosofici di
ambiente ficiniano.
Ha conosciuto
momenti alterni di successo, a tratti famosa, a tratti completamente svanita
nel nulla. In seguito il teatro è stato fatto sparire, si dice murato, in un
vasto locale sotto le fondamenta di Villa Cotta, dove, si dice, rimane tuttora
nascosto alla vista dei più in attesa che qualcuno lo risvegli. E dove, si
dice, c'è anche la tomba nascosta di Giulio Camillo. Questo locale non è
mai stato trovato.
Negli ultimi cento
anni i discendenti della famiglia Cotta hanno cercato di rivitalizzare, con
alterna fortuna, sfruttando la biblioteca antica di famiglia, ricca di volumi
sull'arte della memoria, l'imponente e austero edificio. In realtà la
famiglia Cotta è piuttosto spiantata e la Villa è in stato di avanzato abbandono,
sebbene ultimamente una sua parte sia stata trasformata in Centro studi sulla
memoria, con fondi europei. Giorgio Elio Cottini, l'ultimo discendente di famiglia, ha
destinato un'intera ala della villa a centro congressi e formazione sulla
memoria con una società (piuttosto truffaldina) di sviluppo della memoria. Con
questo riesce a vivacchiare, ma fatica molto a mantenere la villa.
Qui finisce la prima parte della scheda usata per l'Accademia. Esiste però una storia più precisa di questa organizzazione. Se avete pazienza la leggerete a breve su queste stesse pagine...
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