sabato 10 maggio 2014

L'Accademia degli Mnemocrati

Come è nata l'Accademia degli Mnemocrati? Qual è la sua struttura? Di che cosa si occupa? Per tutti i curiosi che vogliono saperne di più, ecco i materiali di preparazione relativi a questa strana (e un po' strampalata) istituzione. (Bisogna tener conto  che sono appunti e come tali sono stati conservati... [N.d.R])
Quello che si vede qui sotto è l'organigramma dell'Accademia.
Personaggi e cariche:
All'avviamento dei fatti le cariche sono così occupate:

  • Gran Maestro degli Mnemocrati: Giorgio Elio Cottini

  • Siniscalco: Notaio Cav. Grand'Uff. Riccardo Mallevati

  • Cerimoniere: Sigismondo Vallerani Tanì (nobilastro di mezza tacca)

  • Primo Ricercatore: Aurelia Simonetti

  • Maestro dei Maestri: Jacopo Bonetti Faccini
 Noterete sicuramente che almeno uno di questi personaggi non è poi stato usato nel romanzo mentre a qualcun altro è stato riservato un ruolo di secondo piano.

 
Dove:
In un paese vicino a Milano, a Tavriago, nella Villa Cotta. Lì ha vissuto Pomponio Cotta (nobilotto realmente esistito, Milanese dei tempi di Giulio Camillo Delminio, il costruttore del Teatro della Memoria (che ha anche un altro nome più 'segreto' ossia Teatro della Conoscenza - questo è inventato).

Quando:

L'Accademia è stata istituita nel 1543 da Pomponio Cotta che ha avuto l'onore di ospitare il teatro della Conoscenza di Giulio Camillo che fu costruito in Francia e poi smontato e portato segretamente a Tavriago dove venne ricostruito. (Nella realtà i due teatri costruiti da Camillo, uno a Venezia e uno in Francia sono spariti. Ma nella realtà un amico di Erasmo dice di averlo visto montato in una villa nei dontorni di Milano, appartenuta a tal Pomponio Cotta con il Giulio stesso che gli spiegava le cose. Non si sa se abbia mentito o no perché la descrizione è troppo sospettamente simile a quella contenuta in libretto pubblicato da Camillo stesso sul suo teatro)  Lì venne impartito l'insegnamento segreto a Del Vasto, governatore di Milano che lo 'condivise' con Pomponio Cotta. Prima naturalmente di sparire del tutto. Smontato? Trasferito? Distrutto? Portato in un sotterraneo sigillato?
È un'Accademia semi-segreta, modellata sui gruppuscoli rinascimentali occulto-sapientosofici di ambiente ficiniano.
Ha conosciuto momenti alterni di successo, a tratti famosa, a tratti completamente svanita nel nulla. In seguito il teatro è stato fatto sparire, si dice murato, in un vasto locale sotto le fondamenta di Villa Cotta, dove, si dice, rimane tuttora nascosto alla vista dei più in attesa che qualcuno lo risvegli. E dove, si dice, c'è anche la tomba nascosta di Giulio Camillo. Questo locale non è mai stato trovato.
Negli ultimi cento anni i discendenti della famiglia Cotta hanno cercato di rivitalizzare, con alterna fortuna, sfruttando la biblioteca antica di famiglia, ricca di volumi sull'arte della memoria, l'imponente e austero edificio. In realtà la famiglia Cotta è piuttosto spiantata e la Villa è in stato di avanzato abbandono, sebbene ultimamente una sua parte sia stata trasformata in Centro studi sulla memoria, con fondi europei. Giorgio Elio Cottini, l'ultimo discendente di famiglia, ha destinato un'intera ala della villa a centro congressi e formazione sulla memoria con una società (piuttosto truffaldina) di sviluppo della memoria. Con questo riesce a vivacchiare, ma fatica molto a mantenere la villa.

Qui finisce la prima parte della scheda usata per l'Accademia. Esiste però una storia più precisa di questa organizzazione. Se avete pazienza la leggerete a breve su queste stesse pagine...

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